Vintage. Che significa davvero? e Rétro? In realtà le definizioni non mi vengono sempre facili. Ecco, magari so cosa è il vintage ma potrei spiegarlo? Oggi ci voglio provare. Il Rétro mi sembra sia la stessa cosa….
Vintage deriva dal francese “vendenge” che deriva a sua volta dalla parola latina “vindēmia” (vino d’annata). E così oggetti che hanno più di 20 anni si definiscono vintage a patto che sia di pregio: ad esempio un oggetto che ha almeno più di venti anni e che è realizzato con metodi e materiali migliori di quelli usati oggi. Un oggetto vintage può essere considerato di una produzione migliore oppure più interessante o di maggiore qualità in relazione alla cultura o al costume. Credo si possa parlare di vintage alla presenza di oggetti o abiti costruiti tra gli anni 20 e gli anni 80. Molti gli esempi che si possono portare e che vengono considerati dei veri oggetti di culto vintage come la Vespa, la Fiat 500, il Jukebox, abiti e accessori sixties e fifties, chitarre, mobili.
(Chitarra GJ Rangemaster 1092 del 1965)
Diverso il discorso sul Rétro, che potrebbe sembrare un sinonimo di Vintage. In realtà rétro è tutto ciò che rende omaggio al passato, ad una determinata epoca, con produzioni di recente fattura: repliche di oggetti di culto che rimandano ad un periodo irripetibile nel tempo per la sua originalità come possono essere stati i primi anni ’60.
(Fiat 500 Vintage e Rétro)
Quindi possiamo affermare finalmente che se volessimo avere un look Vintage possiamo saccheggiare i negozi dell’usato, sempre che non siate schizzinosi da non mettere mai un abito che è stato già messo da altri (magari quello dei nonni) e che in mancanza di rarità possiamo comunque avere il nostro bel modo di apparire in stile Rètro e allora possiamo andare ovunque e sfogarci visto che le collezioni di genere non mancano.
E anche oggi abbiamo sviscerato uno dei grandi quesiti della vita.